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05
Mar, Dic
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Isola Nuku Hiva

Nuku Hiva, l'Isola mistica

Nata dal fuoco della terra e avvolta da un velo di mistero.

Isola Nuku Hiva, con i suoi strapiombi, offre una natura rigogliosa, meravigliosamente verde, tutta da scoprire. In una parola, grandiosa.

 

E' l'isola maggiore dell'arcipelago e la seconda isola in tuta la Polinesia ed è caratterizzata dalla presenza di una catena montuosa dominata dal monte Tekao.

La parte centrale è costituita da un vasto altopiano dedicato ai pascoli, alle coltivazioni di vaniglia e copra, alle foreste.

Le coste sono frastagliate in punte rocciose, mentre capi e scogliere fanno da cornice ai villaggi posti in fondo alle baie. La flora e la fauna delle grotte e delle caverne sottomarine offrono uno spettacolo davvero emozionante.

Isola mistica

I segreti che racchiude l'isola sembrano impenetrabili, ben protetti da una vegetazione esuberante che ricopre la "Terra degli uomini" con questo velo di mistero.

A Tapivai, luogo di molte leggende, cascate e fiumi segnano un percorso protetto da "Tiki" coperti di muschio cge, immersi nella foresta, vegliano ancora con lo sguardo fissato sull'eternità.

4 buone ragioni per scegliere Nuku Hiva.

  • Un "isola misteriosa"

    E' possibile fare indimenticabili escursioni alla scoperta degli impressionanti "paepae hiamoe", dei maestosi tiki scolpiti nella pietra, dei "marae", luoghi di culto chiamati "mea'e" e quasi 7000 incisioni rupestri.

  • Cascate spettacolari

    A Nuku Hiva spettacolari cascate fendono le montagne e formano magnifici bacini naturali, come la cascata di Hakaui alta 350 metri.

  • Guidati dai marchesiani

    Alcuni marchesiani propongono dei "circuiti scoperta" per esplorare l'isola, in battello, in fuoristrada, a piedi o a cavallo. Esiste la garanzia di magnifici panorami sulle baie.

  • Esplorazione sottomarina

    L'assenza della barriera corallina favorisce l'abbondare della fauna "pelagica" in grotte, cavità e strapiombi. E' possibile avvistare il grande delfino "Elettra", lo squalo martello e pinna bianca, la razza manto e leopardo, la razza pastinaca e marezzata.

Curiosità : La cascata di Hakui è la terza più alta al mondo

 

 divisore manureva tiare

 Villaggi da visitare 

Sulla costa sud-est, nella baia Controller si trova il villaggio Taipivai, i cui abitanti un tempo erano cannibali. Le tradizionali attività del raccolto della vaniglia e della produzione di copra sono fiorenti in questa valle fertile e lussureggiante, insieme alla pesca dei crostacei. 

Sulla costa Nord il villaggio Hatiheu sorge ai due lati di un canale, con una spettacolare vista sulla baia Hatiheu e a sinistra, su due magnifiche cascate accanto alle quali greggi di capre selvatiche pascolano liberamente. Nelle vicinanze c'è il sito archeologico restaurato di Hikokua che ospita il paepae, piattaforme in pietra, e un maestoso tohu'a decorato con tiki dalle sembianze scimmiesche.

Il villaggio di Anaho, è accoccolato sulla baia di fronte a montagne frastagliate, ben riparato dal vento e dalle onde. Possiede l'unica baia corallina bassa delle isole Marchesi e una grande spiaggia di sabbia bianca.

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Tour dell'isola 

La salita a piedi o in 4x4 fino al monte Mouake, luogo d'elezione per chi fa parapendio, ricompensa la fatica con una splendida vista panoramica sul porto e della vicina isola Ua Pou.

Per un altra escursione spettacolare, è possibile prendere una barca a Taiohae e andando a piedi lungo la valle di Hakaui.

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Il Tapa - Kahu in marchesiano 

Una stoffa vegetale prodotta dalla battitura delle cortecce degli alberi, anticamente utilizzata per confezionare abiti. Era un attività in genere svolta dalle donne e ha sempre giocato un ruolo importante nella società polinesiana.

I tapa prodotti dalla corteccia del gelso ( ute - bruossoneta - papyrifera ) davano fibre bianche, quelli prodotti dalla corteccia  di "alberi del pane" giovani ( tumu mei - artocarpus altilis ) o dai banani ( aoa - ficus prolixa ) davano fibre rosso scuro.

In bianco si vestivano gli alti gradi della società polinesiana, mentre venivano prodotti in rosso scuro principalmente gli abiti dei sacerdoti.

Ai nostri giorni i Tapa sono riccamente decorati con motivi tipici della scultura e del tatuaggio.